Team ObiettivoZero
Crediamo nella cultura del risparmio energetico, nell'utilizzo di fonti rinnovabili che siano in grado di sostituirsi per semplicità ed efficienza agli idrocarburi.
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Oggi più che mai si sta assistendo a un interesse maggiore della gente nei confronti delle fonti rinnovabili e dell'autoconsumo, anche a seguito della volatilità dei prezzi dell'energia.
Secondo i dati forniti da ARERA, il prezzo dell'energia elettrica è più che raddoppiato nell'ultimo anno, registrando un aumento del 129% nel primo trimestre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021.
Si tratta di una crescita esponenziale che ha avuto un forte impatto sul portafoglio delle famiglie.
Fatte queste premesse, si può affermare quanto un impianto fotovoltaico domestico consenta di risparmiare in media 1.500 euro all'anno sulle bollette rispetto al prelievo di energia elettrica dalla rete.
È quanto è emerso da un nuovo rapporto di Otovo Solar Index Italy, uno studio sul mercato fotovoltaico italiano realizzato da Otovo, società norvegese che si impegna ad aiutare le famiglie nell’utilizzo dell’energia solare attraverso l'installazione di pannelli sui tetti.
Otovo ha offerto dunque una panoramica sul comportamento degli italiani in relazione alla transizione energetica.
L'analisi ha interessato un campione di 10.000 persone residenti in alcuni dei più importanti centri urbani italiani, tra nord, centro, sud e isole: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo.
Secondo quanto riportato dal comunicato della società, la produzione annuale di energia si attesta mediamente su 1.345 kWh.
La differenza tra la città con maggiore e minore irraggiamento è del 18%: Palermo (1.463 kWh) - Torino (1.238 kWh).
Tenendo in considerazione il fattore di dimensionamento degli impianti, a livello nazionale si colloca intorno a 5 kW.
Ovviamente, per compensare un minor irraggiamento, la potenza di un impianto è maggiore nelle città del centro-nord, superando i 5,7 kW a Venezia e Bologna.
L'installazione di pannelli solari sui tetti della propria abitazione consente di raggiungere un autoconsumo di energia elettrica del 35-40%, e la quota può arrivare fino al 90% se all'impianto viene associato un sistema di accumulo (con batterie).
In base allo studio è emerso quanto sia cresciuto negli ultimi tempi l'interesse degli italiani verso l'autoconsumo, e ciò è confermato dalla quantità di impianti installati provvisti di batterie (il 58% del campione analizzato).
Ma questa percentuale tende a crescere oltre al 70% a Bologna, Firenze e Bari.
Se è vero che i costi di installazione di un impianto fotovoltaico non siano irrisori, i benefici economici si vedono nel lungo periodo.
Lo studio di Otovo ha inoltre evidenziato che, oltre ad un risparmio annuale in bolletta, in dieci anni un impianto fotovoltaico domestico (tenendo in considerazione la variazione stagionale di produttività e usura dei componenti) consente una somma media ricavata superiore a 15.000 euro.
Lo studio ha messo in evidenza quanto vi siano delle differenze tra le diverse aree geografiche italiane.
Al nord Italia, il costo per Watt è solitamente più alto rispetto alle aree del Sud, a discapito di una produzione minore.
Come ha dunque evidenziato lo studio di Otovo, è necessario promuovere l’autoconsumo, e diffondere capillarmente gli impianti fotovoltaici domestici per fronteggiare il caro bollette.