Incentivi fotovoltaici 2021: quali agevolazioni sono previste per le aziende?

Chi possiede un'azienda sa bene quanto il costo dei consumi elettrici incida sul bilancio annuale.

 

A seguito dell'approvazione della Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto nuovi incentivi fiscali, molte aziende stanno valutando di adottare impianti fotovoltaici che consentano loro di risparmiare delle risorse preziose per il proprio business, rispettando l'ambiente e riducendo di conseguenza le emissioni di C02.

 

Grazie agli incentivi fotovoltaici 2021, ogni azienda che decide di installare un impianto fotovoltaico può ottenere numerosi vantaggi.

 

In quest'ottica, è stato istituito il Piano di Transizione 4.0 che si caratterizza di misure a sostegno dell'economia prevedendo anche degli incentivi per il fotovoltaico per le aziende per tutto il 2021, incentivi che si vanno ad affiancare a quelli già esistenti.

 

Ma quali sono questi incentivi nello specifico?

 

Piano di Transizione 4.0

Il Piano di Transizione 4.0 rappresenta la nuova politica industriale del Paese e prevede una maggiore attenzione all'innovazione ed agli investimenti green.

 

In modo particolare andrà ad agevolare tutti quegli investimenti che hanno una stretta relazione tra sostenibilità ambientale e transizione ecologica.

 

Fatta questa premessa, è chiaro quanto il Piano di Transizione 4.0 preveda degli incentivi per il fotovoltaico per le aziende.

Sarà possibile usufruire di investimenti in beni e materiali strumentali tra cui rientrano gli impianti fotovoltaici.

 

Nello specifico, vi è un aumento dell'aliquota di ammortamento di impianti fotovoltaici che passa dal 6% del 2020, al 10% del 2021, per un massimale di spesa non superiore ai 2 milioni di euro.

 

È possibile fruire di un credito di imposta in un anno per investimenti in beni strumentali e immateriali; mentre l'acquisto di beni strumentali materiali potrà generare un credito fruibile nei successivi 3 anni.

 

 

Comunità energetiche

Oltre a fruire di incentivi per il fotovoltaico, le aziende possono entrare a far parte di una comunità energetica.

Alla base di una comunità energetica vi è il concetto di autoconsumo collettivo dell’energia.

 

L'autoconsumo collettivo si caratterizza di una pluralità di soggetti produttori e consumatori, che nel caso delle imprese fanno parte della stessa cabina elettrica.

 

Le imprese facenti parte di comunità energetiche dovranno produrre energia destinata al proprio consumo attraverso impianti alimentati da fonti rinnovabili che presentano una potenza complessiva non superiore a 200 kW.

 

Per la condivisione dell'energia, le imprese possono usufruire di reti di distribuzione già esistenti ed adoperare forme di autoconsumo virtuale.

 

Credito di imposta per le imprese del Mezzogiorno

Un altro incentivo riguarda esclusivamente tutte quelle imprese del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna, Abruzzo).

 

Gli incentivi per le imprese del mezzogiorno si caratterizzano di crediti d’imposta la cui aliquota di detrazione varia dal 25% fino al 45%.

 

La percentuale dello sgravio fiscale dipende dall'ubicazione dello stabilimento e dalla dimensione dell'impresa. Nello specifico, il 45% dell'aliquota di detrazione sarà riservata a piccole imprese per un massimale di spesa di 3 milioni di euro; il 35% sarà riservato per le medie imprese per un massimale di spesa di 10 milioni di euro; mentre il 25% è destinato per le imprese di grandi dimensioni per un massimale di spesa di 15 milioni di euro.

 

Il credito d'imposta ottenuto sarà spendibile nello stesso anno.

Team ObiettivoZero

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