Stazioni di ricarica EV: pilastri della mobilità sostenibile

 

Cosa significa EV?

La mobilità elettrica sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese, ed a seguito di un maggior numero di auto elettriche, si stanno diffondendo sul suolo nazionale anche le stazioni di ricarica EV.

 

EV è l'acronimo di "Electric Vehicle", ovvero veicoli che rivestono un ruolo fondamentale nell’ambito della transizione verso una mobilità più sostenibile poiché producono zero emissioni di scarico, riducendo significativamente l'inquinamento atmosferico e la dipendenza dai combustibili fossili.

 

 

Come funziona una ricarica EV?

La norma IEC 61851-1 prevede 4 modalità di ricarica dei veicoli elettrici.

 

Ricarica lenta (Livello 1)

È il tipo di ricarica più semplice e lento che avviene attraverso una presa elettrica domestica standard con potenza fino a 7 kW e tensione di 230 V.

 

Viene adoperata una presa Shuko per la connessione del veicolo ed il tempo di ricarica può richiedere dalle 8 alle 20 ore, a seconda della capacità della batteria del veicolo.

 

 

Ricarica mediamente lenta (Livello 2)

Questa seconda modalità comporta l'utilizzo di un’unità di controllo che si interpone tra il veicolo e la rete e si avvale di una presa a 240V, simile a quelle usate per gli elettrodomestici più potenti.

 

In base alla tipologia di impianto vengono adoperate prese domestiche da 16 A (es. presa Shuko) o industriali da 32 A.

Il tempo di ricarica completa va dalle 4 alle 8 ore.

 

 

Ricarica lenta o rapida (Livello 3)

Questo terzo metodo si avvale di colonnine fisse o wall box ed utilizza corrente alternata ad alta potenza per una ricarica molto più veloce.

 

Questa modalità è compatibile con connettori di tipo 2 o 3 e consente di ricaricare lentamente a 16 A, oppure più velocemente a 63 A e 400 V in base al dispositivo utilizzato.

 

Il tempo di una ricarica fino all'80% è di 20-30 minuti.

 

 

Ricarica rapida o ultrarapida (Livello 4)

La ricarica rapida o ultrarapida è l'unica che prevede l'utilizzo di corrente continua.

In questo caso, il caricabatterie è esterno all'auto e consente di ricaricare il veicolo in pochi minuti.

 

 

Come ricaricare l'auto elettrica?

Per le modalità di ricarica 1,2 e 3 in corrente alternata, il caricabatterie è integrato nel veicolo quindi basta aprire l'apposito scompartimento e collegare l'auto alla colonnina attraverso il cavo che viene dato in dotazione. Per la ricarica alle colonnine in corrente alternata, si possono adoperate quattro tipi di connettori: il tipo 1 si trova sul veicolo, è un connettore monofase fino a 32 A e 230 V.

 

Il connettore 2 è disponibile in modalità monofase o trifase, è disponibile sia sul veicolo che sulla colonnina, ed è compatibile con una corrente fino a 32 A e 230 V o 63 A e 400 V.

 

Le tipologie 3A e 3C sono situati solo sulle colonnine, il primo viene adoperato per i veicoli leggeri (scooter e bici elettriche), mentre il secondo per le auto (ormai è in disuso).

 

Per la ricarica alle colonnine dell'auto elettrica in corrente continua bisogna parcheggiare il veicolo in prossimità della stazione e utilizzare l'apposito cavo disponibile nella colonnina stessa.

 

In questo caso, il cavo più diffuso è lo standard CCS Combo 2, compatibile anche con la ricarica in corrente alternata.

Team ObiettivoZero

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