Per poter davvero convivere in armonia con l’ambiente non basta cambiare il tipo di energia che usiamo, ma anche il modo in cui la usiamo.
La condivisione energetica è un modello etico, basato sulla solidarietà e non sullo sfruttamento isolato.
Unendo le forze con altre persone che si impegnano a migliorare il presente e il futuro, il tuo contributo per l’ambiente sarà molto più significativo.
Bisogna immaginare il sistema di condivisione energetica come una rete di cui
ogni batteria di accumulo (di impianti civili o commerciali) è un nodo.
La rete è gestita dal sistema informatico intelligente Smart Grid, che collega tra loro le batterie di ciascun nodo e, grazie ad un monitoraggio costante, ridistribuisce l’energia a seconda dei bisogni.
Il surplus di energia di ogni nodo viene infatti condiviso per essere ceduto a quei nodi che, in un determinato momento, non ne hanno a sufficienza. In questo modo, quando un impianto non produce - o produce meno (ad esempio nei periodi invernali) - l’energia necessaria gli viene fornita dai kWh in eccesso accumulati dalla community.
L’obiettivo è appunto portare la bolletta a Zero, ma per ora è ancora necessario pagare una spesa fissa minima, comunque molto inferiore rispetto a quella della solita bolletta.